giovedì, maggio 13, 2004

newsletter n.6 del Movimento per la Vita Italiano

Ricevo e volentieri publbico dalla parlamentare Olimpia Tarzia del Movimento per la Vita:

Carissimo/a,

mercoledì 5 u.s. il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato, in prima lettura, gli articoli 5 e 6 dello Statuto riguardanti i diritti fondamentali e lo sviluppo civile e sociale.

Come sai, è proprio su questi articoli che si è concentrato il mio impegno, sia nella fase preliminare in Commissione, sia successivamente nel dibattito in Aula, per raggiungere alcuni obiettivi importanti riguardanti la famiglia e la vita.

Innanzitutto voglio ringraziare tutti coloro che hanno voluto rispondere al mio appello di una visibile testimonianza, aderendo alle istanze da me presentate: davvero tantissime sono state, infatti, le e-mail e le lettere che, nei giorni precedenti al dibattito, mi sono pervenute.

Dunque i risultati ottenuti li devo anche a te, alla tua vicinanza, alla tua condivisione convinta.

Sono lieta infatti di comunicarti che abbiamo raggiunto 4 obiettivi su 5!

Nello Statuto Regionale, infatti, all?art.6 si legge: ?Per il raggiungimento dei propri fini di sviluppo civile e sociale, la Regione:

1) riconosce i diritti della famiglia quale società naturale fondata sul matrimonio e la sostiene nell?adempimento della sua funzione sociale

2) promuove lo sviluppo dell?istruzione in ogni sua forma e grado, della formazione professionale e della cultura, garantendo il diritto allo studio e la libertà di scelta educativa

3) agevola e sostiene le iniziative di utilità sociale poste in essere da associazioni e da organizzazioni di solidarietà e di volontariato

Inoltre, è stata anche accolta la mia richiesta di inserire un articolo aggiuntivo relativamente

4) all?Osservatorio permanente sulle famiglie .

Peccato che la nostra gioia non possa essere piena; infatti, all?art.5 sui diritti fondamentali il massimo ottenuto è stato: ?La Regione riconosce il primato della persona e della vita?.

Certo nelle leggi regionali tale primato può e deve essere declinato nella concretezza. A tale proposito, infatti, nella legge n.32/?01 sulla famiglia, nell?introdurre il quoziente familiare, ricorderai che abbiamo ottenuto che tra i componenti della famiglia vi fosse anche il figlio concepito e la tutela della maternità e del bambino non ancora nato è fortemente presente nella mia proposta di legge di riforma dei consultori familiari che mi auguro venga presto approvata.

Ma il mio emendamento allo Statuto, riguardante la tutela della donna in gravidanza e del figlio concepito, avrebbe certamente rafforzato tale concetto.

Autorevoli componenti della mia maggioranza mi hanno chiesto di ritirarlo, poiché imponeva una visione eccessivamente di parte (?!) . Tale richiesta si è fatta sempre più pressante, pur sapendo che non sarei mai stata disposta a ritirarlo.

Ho cercato di far comprendere a ciascuno di loro l?alto valore in gioco e la grande aspettativa in tal senso, ottenendo, alla fine, l?adesione di 16 consiglieri che hanno voluto apporre la loro firma al mio emendamento. Ho continuato ad avere lunghi e fitti colloqui con molti, anche dell?opposizione, per i quali l?ostacolo insormontabile erano le parole: ?figlio concepito? (forse che una donna in gravidanza non lo è di un figlio? E di che altro, se no?)

Infine, in Aula, il Presidente, pur dichiarando di considerarsi idealmente firmatario del mio emendamento, ha affermato che, mi sarebbe stato molto grato,se avessi rinunciato a tale emendamento per consentire di arrivare ad uno Statuto ?condiviso?.

Ho risposto che non l?avrei ritirato e ne ho argomentato il motivo, chiedendo un voto di coscienza, al di là degli schieramenti politici: la condivisione sarebbe stata possibile solo se da un lato ci fossero stati più convinzione e coraggio e dall?altro meno intolleranza ideologica.

In un?Aula semideserta (presenti solo 6-7 consiglieri della maggioranza e gran parte dell?opposizione), l?emendamento è stato respinto per uno scarto di due voti.

Non ti nascondo l?amarezza e so di condividerla con te: mentre intervenivo in Aula avevo, però, nel cuore la forza del tuo sostegno e negli occhi le tante mamme in difficoltà per una gravidanza che si sono rivolte ai nostri centri di aiuto alla vita chiedendoci di aiutarle a salvare il proprio bambino.

Ma non dobbiamo scoraggiarci!

Sono convinta che quanto è avvenuto ha costretto molti a riflettere e a doversi assumere le responsabilità del proprio comportamento e poi, comunque, lo Statuto non ha completato il suo percorso, essendo solo la prima lettura.Del resto spesso ci ripetiamo quanto ?urgono una generale mobilitazione delle coscienze e un comune sforzo etico per mettere in atto una grande strategia a favore della vita? (E.V. n° 95) e questo vale per tutti i contesti, particolarmente per l?ambito politico che non può rimanere neutrale di fronte al diritto alla vita!



Colgo l?occasione di questa mia per darti un?altra importante comunicazione: Carlo Casini, Presidente del Movimento per la vita italiano, si candida nell?UDC alle prossime elezioni europee del 12 ? 13 giugno p.v. per il Collegio elettorale del Centro (Lazio, Toscana, Umbria e Marche).

Certamente già conoscerai il suo impegno, concretizzatosi anche nelle Aule Parlamentari, prima italiane (dal 1979 al 1994) e poi europee (dal 1984 al 1999).

Ben sappiamo quanto oggi, nell?attuale contesto culturale, sia necessario ed urgente un forte e convinto impegno per porre al centro della politica il valore della vita umana e della famiglia, a tutti i livelli istituzionali, dai Consigli comunali, provinciali, regionali al Parlamento italiano ed europeo.

Nell?ambito dell?Unione Europea si stanno affermano preoccupanti tendenze nemiche del diritto alla vita e dell?istituto familiare e, più in generale, della visione cristiana, tendenze che vanno contrastate e vinte attraverso la tenacia di un lavoro parlamentare quotidiano..

Se condividi con me queste riflessioni ti chiedo di aiutarmi nel grande sforzo di mobilitazione necessario per far sì che Carlo Casini, uomo che ha speso la sua vita per la vita, possa essere presente laddove si decide se l?Europa deve essere solo quella dell?euro e degli interessi o anche, e soprattutto, quella della persona umana, dei diritti dell?uomo, delle radici cristiane e dell?azione per la pace e la giustizia.

Per questo mi sento di chiederti di partecipare a questa sfida, molto, molto difficile, poiché i tempi sono scarsissimi e i mezzi ancora meno: l?unica forza che abbiamo è la convinzione personale capace di ?contagiare? chi ci sta intorno.

A tale proposito stiamo organizzando quattro incontri per quattro diverse zone di Roma.

Gli incontri si svolgeranno tutti alle ore 18.oo nei seguenti luoghi:

17-05 mun. II ? III ? IV ? V ? XX Istituto Cristo Re Via Acherusio 71 ( Bus: 310 ? 56)

18-05 mun VI ? VII ? VIII ? IX - X Istituto Maria Immmacolata Via Tor de? Schiavi 150 (Bus: 213 ? 14 ? 5)

19-05 mun XI ? XII - XIII Collegio Serafico Via del Serafico 1 (metro B Laurentina)

20-05 mun I ? XV ? XVI ? XVII ? XVIII - XIX Sala conferenze S. Gioacchino P.za dei Quiriti 17 (Bus: 30 ? 70 ? 81) Metro A Lepanto

Agli incontri saremo presenti sia io che Carlo Casini. Spero tanto che tu possa esserci, e che porterai con te tutti quelli che vorrai coinvolgere in questo impegno nel tuo territorio.

Già da ora comunque, presso la segreteria per l?ufficio elettorale per Roma e provincia : viale Libia 174 - 00199 Roma , tutti i giorni, dalle 9 alle 19 al n° 06 8600242 c?è un punto di riferimento fisso per ogni esigenza o informazione riguardanti la campagna elettorale .

Ti ringrazio per tutto quello che potrai fare.

Olimpia Tarzia

Nessun commento: